Cos'è la legge del contrappasso?

La legge del contrappasso è un principio cardine della Divina Commedia di Dante Alighieri, in particolare nell'Inferno. Non è una legge scritta o codificata, ma un principio etico e poetico che regola la punizione dei peccatori all'Inferno. In sostanza, la pena che un'anima subisce è strettamente legata al peccato che ha commesso in vita.

Esistono due forme principali di contrappasso:

  • Contrappasso per analogia (o contrasto): La punizione somiglia al peccato, riflettendone la natura o le conseguenze. Ad esempio, gli ignavi, che in vita non presero mai una posizione chiara, sono condannati a correre nudi e inseguiti da vespe e mosconi, senza poter trovare riposo (vedi: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/ignavi).
  • Contrappasso per antitesi (o opposizione): La punizione è l'opposto del peccato, mirando a "correggere" l'errore commesso in vita. Ad esempio, gli indovini, che in vita tentarono di guardare avanti nel futuro, sono costretti a camminare con la testa girata all'indietro (vedi: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/indovini).

Il contrappasso non è semplicemente una punizione fisica; è una rappresentazione simbolica della corruzione morale che ha afflitto l'anima del peccatore. La pena è quindi adatta al crimine commesso, e attraverso questa corrispondenza Dante esprime un giudizio morale sulle diverse forme di peccato. La legge del contrappasso mira a rendere manifesto il rapporto tra il peccato e la sua conseguenza eterna, sottolineando la giustizia divina (vedi: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/giustizia%20divina).